lunedì 7 maggio 2012

Principe nero della Frisia

Tempo fa ho scritto questo racconto per partecipare ad un concorso organizzato da una giocatrice di Howrse. Il tema del concorso era raccontare il Frisone, la sua anatomia, la sua storia e cosa significa questa razza per noi. Se lo leggete, lasciatemi un commentino, anche due parole! Mi farebbe davvero molto piacere! 

"Totalmente nero, senza segni bianchi e di sangue freddo, il frisone nasce come cavallo da tiro robusto, basato sul primitivo Cavallo delle Foreste europeo.
Prende il nome dalla Frisia, regione olandese, e le sue origini vengono fatte risalire al 1000 a.C. Era infatti già noto ai Romani come un eccezionale cavallo da lavoro: era tenuto molto in considerazione dai cavalieri per la sua capacità di caricare.
Negli anni la razza è migliorata, come del resto la sua fortuna.
Durante l’occupazione spagnola dei Paesi Bassi, nella Guerra degli Ottant’anni, l’aggiunta di sangue spagnolo rese la razza più raffinata. La criniera e la coda infatti, stravaganti e ondulate, ricordano molto quelle dell’Andaluso e del Lusitano.
Ma il frisone è molto più di un cavallo robusto e resistente, dalle zampe forti e dal corpo muscoloso. La testa lunga dai tratti nobili e il collo profondamente arcuato gli conferiscono un aspetto nobile e orgoglioso.
Infatti è questo per me il frisone: il più nobile di tutti i cavalli.
Io adoro i cavalli, tutti, perché sono espressione di libertà ed eleganza. Ogni cavallo è un’emozione per me.
Ma il frisone ha qualcosa di speciale. Qualcosa di affascinante ed incantevole. I suoi occhi grandi ed espressivi di un colore nero più profondo della notte più buia, rivelano la sua natura dolce e docile. Chi lo conosce descrive il frisone come un cavallo dal carattere allegro. Infatti penso davvero che il frisone abbia un carattere particolarmente amabile. Secondo me il frisone è il cavallo di animo gentile. Ha una personalità incredibilmente affascinante.
E’ il cavallo perfetto che unisce bellezza, eleganza e carattere amabile.
Quando quest’anno sono andata alla Fieracavalli di Verona sono rimasta letteralmente incantata per ore ad osservare i frisoni in mostra in un padiglione tutto dedicato a loro.
Quel suo mantello corvino e setoso, e il suo crine lungo e ondulato rendono il frisone a mio parere il cavallo più bello di tutti. C’erano davvero moltissimi esemplari in mostra alla Fiera. La maggior parte di loro era nei box, ma alcuni erano legati fuori dal box. Questi con le orecchie dritte e gli occhi curiosi cercavano le carezze e i complimenti di tutti i visitatori.
C’era uno stallone, davvero spettacolare: trottava eseguendo passi di alta scuola, esibendo una criniera e una coda lunghe e ondulate che quasi toccavano terra. Il mantello e i crini erano stati spazzolati fino a risplendere e cosparsi di brillantini dorati. Splendeva come un gioiello. Il gioiello della Fieracavalli Verona 2011.
Se penso alla fiera penso a quello stallone di frisone, che splendeva di orgoglio. Mi sono avvicinata per accarezzarlo e profumava come una rosa. E’ davvero il più nobile di tutti i cavalli.
Lo stallone di frisone ospitato nel maneggio che frequento è l’orgoglio di tutti. Si chiama Duco, ma tutti lo soprannominano Shadow. Quando vede qualcuno passare vicino al suo box drizza le orecchie e allunga il collo per ricevere attenzioni. Quando poi è insieme alla sua padrona è uno spettacolo. La segue come un cagnolino. La ama davvero tanto.
La sua padrona è una signora americana. Con Duco partecipa da anni a competizioni di dressage. E’ così orgogliosa di lui. Ogni sera, finito di lavorare, gli intreccia i crini e gli lava i piedi. Come un principe. Anche per lei il frisone è un cavallo dal carattere nobile e unico. E’ proprio per il suo carattere che lo ama tanto.
Un giorno mi ha raccontato che purtroppo nella storia però l’uomo non ha saputo apprezzare questa dote del frisone, tanto che ha rischiato di estinguerla. Infatti nel XIX secolo il Frisone venne diffusamente impiegato nelle gare di trotto, molto popolari all’epoca. Di conseguenza si favorirono gli esemplari più veloci e leggeri e ciò produsse esemplari molto più eleganti, ma dal carattere completamente mutato. Un altro atto di crudeltà dell’uomo che tende a privilegiare l’aspetto e non la sostanza. Ciò rischio di decretare la fine del Frisone originale. Fortunatamente si mise in atto un piano di selezione per salvarne le linee di sangue.
Una fortuna davvero, perché non potrei immaginare il mondo dei cavalli senza il principe corvino della Frisia." 


4 commenti:

  1. Come sai, anche io amo i frisoni e, da amante di questi principi corvini, ti dico che non potevi realizzare un racconto migliore!

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    1. Ti ringrazio! Ho solo unito due mie grandi passioni: i Frisoni e la scrittura! :)

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